STAGIONE CALCISTICA anno 2012/13 -

 

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ottobre 2012

Le caratteristiche della squadra e gli obiettivi che essa persegue nel campionato da poco iniziato

La Gavarnese Calcio 2012/13
vista dal suo allenatore

Andrea ForestiNelle prime partite del Campionato di Promozione 2012/13 la squadra principale della Gavarnese Calcio ha dimostrato di avere le carte in regola per dire la sua nel girone D. Nove sono stati, infatti,
i punti conquistati in quattro gare. I verdearancione hanno ottenuto tre vittorie, con la Calcio Rudianese (0-2), con la Pagazzanese (0-3), con la Curno Caluschese (3-1), e hanno subito una sconfitta contro il Foresto Sparso (0-3). Dopo un siffatto avvio del Campionato è parso interessante chiedere un commento sull’andamento della squadra ad Andrea Foresti, allenatore del team portabandiera della “Gavarnese” dalla stagione 2005/06. Nei dodici anni precedenti all’assunzione di questo incarico, Andrea Foresti ha allenato varie squadre del settore giovanile di Gavarno, località nella quale ha sempre abitato e tuttora risiede.
«Da circa vent’anni alleni squadre targate Gavarnese Calcio. Cosa ti trattiene dal fare esperienza altrove?».
«Ai miei ragazzi che vorrebbero cambiare squadra io dico sempre che quando si trova una realtà migliore di quella in cui ci si trova è giusto provare nuove esperienze. Volendo fare un paragone scherzoso,
direi che – su un piano diverso, in generale – funziona un po’ come per un
giovane con la sua ragazza: finché ci sta bene, non ne cerca un’altra! Per quel che mi riguarda, la mia “ragazza” sportiva, la “Gavarnese”, mi sta dando, e sono convinto mi darà ancora, molte soddisfazioni».

«La stagione è da poco cominciata. Quali obiettivi ha la tua squadra?
Si pone dei limiti?».

«Una squadra si pone dei limiti nel momento in cui ha la piena consapevolezza dei suoi giocatori; quando si individuano i punti deboli della squadra, si prova a nasconderli o a mascherarli in modo che l’avversario non se ne accorga.
Riguardo agli obiettivi concreti, posso dire che assieme alla Società abbiamo posto un primo traguardo a quaranta punti, ossia al raggiungimento della salvezza; l’esperienza mi suggerisce che è opportuno
navigare a vista, cioè fare le cose per gradi. Nella passata stagione, ad esempio, una volta raggiunta la soglia della salvezza, non avendo niente da perdere, ci siamo potuti togliere ulteriori soddisfazioni (arrivando a ridosso della zona play-off)».

«Quest’anno la rosa dei giocatori a disposizione è ampia. La giudichi competitiva in rapporto ai propositi appena citati?».
«La rosa a disposizione è di buon livello, ma c’è un bel cammino da fare per arrivare al traguardo; ho molta fiducia nei miei attuali giocatori perché li reputo all’altezza del Campionato. Abbiamo “perso” qualche giocatore rispetto alla stagione scorsa, però questa squadra ha dei margini di miglioramento in più: ci sono ben undici giocatori che “fanno la regola” (cioè che sono nati negli anni compresi tra il ’92 e il ’95, come prevede,
per la stagione in corso, il regolamento federale). In veste non solo di allenatore ma anche di dirigente della Società, sono molto contento quando riesco a portare in prima squadra qualche giocatore proveniente dal nostro settore giovanile (attualmente tre di questi ragazzi sono
stati aggregati alla prima squadra) e magari anche originario di Gavarno. A fronte degli altri che... aspettano, confido nella loro pazienza e nella loro umiltà».

«Come commenti le prime giornate di Campionato?».
«Dopo quattro giornate (l’intervista è stata fatta alla fine di settembre, NdR), abbiamo due punti in più rispetto alla stagione precedente; siamo partiti bene, ma dobbiamo guardare avanti! C’è molto entusiasmo: è come in un cerchio dove causa e conseguenza si confondono. Voglio dire che non so bene se siano i risultati a portare l’entusiasmo o viceversa».
«Hai altro da aggiungere?».
«Vorrei ringraziare chi mi ha voluto coinvolgere ed affidare le varie squadre in questi vent’anni di “Gavarnese”, cioè i dirigenti a me più vicini. Su tutti vorrei ancora ricordare il compianto presidente Marino Foini, vero punto di riferimento per me; un grazie voglio dire anche all’attuale presidente Fabio Pezzotta, sponsor di uno dei primi gruppi che allenai, e che ora si trova in un ruolo di rilevante importanza per la Società».

Davide Grigis

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